00
#STORYTELLING #CIVILLERILOSICCO
Nel duemila nove, circa in questo periodo dell’anno, dietro la spinta di tanti compagni e colleghi davamo vita alla prima residenza teatrale di A.C. Civilleri/Lo Sicco.
Eravamo in un piccolo paese delle Madonie, in Sicilia, con le pale eoliche tutto intorno. Eravamo in 25. La Protezione Civile e il Comune erano i nostri sponsor logistici.
Su una leggera altura nella parte ovest del piccolo paese, si trovava il palazzetto dello sport. Ci siamo chiusi lì.
L’immersione era interrotta solo dalle incursioni degli abitanti del borgo, che a turno ci portavano dolci e torte fatte in casa. Diffondevamo tutto intorno musica ed energia.
La notte, avvolti dal brusio del bosco vicino, distesi uno accanto all’altro, guardavamo le stelle, ridacchiando di quel senso di libertà e creatività che sentivamo scorrere dentro di noi. Andavo a letto sempre prima di tutti, mi sdraiavo e al buio li ascoltavo. Dal mio letto riconoscevo corse, salti e ascoltavo parole. Molte le ricordo ancora.
Erano parole fresche di chi non sapeva di essere ascoltato, di chi non sapeva, di chi sputava sulla paura. Era un’esperienza umana, prima di tutto.