RUAH – IL RESPIRO DI DIO o la liturgia laica della shoah

Un viaggio per tappe per dire l’indicibile. Un passato che conduce agli scenari inquietanti e familiari dei giorni nostri

La plasticità del corpo umano per evocarne la mortificazione. Il ricordo dell’orrore per risvegliare la memoria condivisa del nostro tempo. 

Ruah – il respiro di Dio colpisce lo spettatore in maniera diretta, impedendogli di dimenticare uno dei capitoli più bui della nostra storia. 

Nel ventennale dall’istituzione del Giorno della Memoria, a settantacinque anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, lo spettacolo ideato da Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco trasforma le sale ed i cortili dello Steri in spazi performativi collegati tra loro dal filo rosso del ricordo. Ispirata dal lavoro di ricerca del direttore del DAMS Salvatore Tedesco, questa azione per formativa attraversa il tempo e lo spazio della narrazione scenica grazie alla collaborazione tra gli attori della Scuola dei mestieri dello spettacolo del Biondo e gli studenti provenienti dell’Università [Read more]

Fonte: lidentitadiclio.com



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