PLAYOFF

Un progetto di Sabino Civilleri, Manuela Lo Sicco e Eugenio Notaro
con la partecipazione di Filippo Farina, Giusi Giardina e Enya Idda

“Obbedire al senso di attualità. Attualità di sensazioni e di preoccupazioni, più che di fatti. La vita che si rinnova attraverso la sensibilità attuale. Sensibilità di tempo come di luogo.”  
(A. Artaud)

PREMESSA
Il nostro è un progetto di formazione iniziato nel 2007, centrato sull’autorialità dell’attore. Il nostro obiettivo è la ricerca di nuovi linguaggi e l’accrescimento della conoscenza di arti e mestieri dello spettacolo.
Nel 2010 si è riunito un gruppo di 24 giovani attori con età compresa tra i 20 anni e i 30 anni, provenienti da diverse realtà territoriali dell’Italia e con esperienze differenti. Non tutti i partecipanti erano professionisti. La necessità di riunirsi in un gruppo nasceva dall’idea di incontrarsi in residenze di studio, nelle quali ciascuno potesse accrescere le proprie capacità e provare ad acquisirne delle altre. L’intento era quello di ritagliarsi un tempo ed uno spazio per praticare la palestra dell’attore, svincolati dalle scadenze dei debutti, dalla chiusura tipica delle accademie e dalle ingenti somme da pagare per incontrare un artista affermato.
I laboratori residenziali erano concepiti con carattere itinerante, per seguire quell’istinto nomade che riconosciamo nell’arte, togliere il concetto di stabilità ad un gruppo creativo, svincolare un progetto o un’idea dalla sedentarietà di un luogo fisico per iniziare collaborazioni con Enti e strutture teatrali su un territorio più vasto. Da questa esperienza nel 2011 è stato prodotto lo spettacolo Educazione Fisica dopo quattro fasi residenziali in collaborazione con Crt di Milano, Festival di Santarcangelo di Romagna, Festival Collinarea, Scenica Frammenti, PIM OFF Spazio Scenico di Milano, A.C. Civilleri / Lo Sicco, ZeroCento di Palermo, Comune di Ponsacco, Comune di Valledolmo di Sicilia, Assessorato alle Politiche Giovanili di Valledolmo, Centro Sportivo Carraro di Milano e Associazione Gratosoglio di Milano.
Oggi il percorso ci vede impegnati in un nuovo progetto attraverso la pratica della Boxe: il nostro ultimo lavoro dal titolo BOXE attorno al quadrato, prodotto dal Teatro Nazionale della Toscana, che è nato dopo quattro residenze di produzione presso Il Teatro Garibaldi Aperto di Palermo, Teatro Era di Pontedera, Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, Teatro Comunale di Lari (Pisa).

PROGETTO
Il percorso che proponiamo ad un gruppo di adolescenti, è un prolungamento della nostra riflessione iniziata nel 2010 e incentrata sull’accostamento Teatro e Sport.
Lo sport coinvolge ed insegna a mettersi in relazione agli altri ed ai propri limiti mettendo in evidenza le attitudini caratteriali dell’uomo che gioca. Lo sport come strumento e linguaggio diffuso e comprensibile a tutti, verrà utilizzato per la trasmissione e la comprensione del linguaggio teatrale.
Un nuovo metodo di apprendimento grazie al quale si può studiare in squadra un testo classico, così come un testo di drammaturgia contemporanea. La presenza dello sport permette un approccio più giocoso e dinamico da parte di chi il teatro non lo conosce o come un adolescente lo percepisce ovvero una pratica seria e noiosa. Il teatro ha bisogno di rinnovarsi nella proposta, deve uscire dalla scatola buia che lo accoglie, stimolare, affascinare senza per questo perdere spessore nei contenuti.
Lo sport per noi è un linguaggio del corpo immediato, sintetico e crudo, non è una forma espressiva, è il punto di partenza per una ricerca inedita del linguaggio e dell’espressione teatrale. Così la nostra ricerca ha incontrato prima la pallacanestro con lo spettacolo Educazione Fisica e poi il pugilato con Boxe attorno al quadrato. Nella nostra ricerca approfondiamo la connessione che c’è tra il gesto atletico e il gesto teatrale. Nel gesto dell’atleta il corpo viene completamente coinvolto, così nel gesto teatrale spingiamo il corpo dell’attore ad una partecipazione totale.
Il nostro obiettivo è fare un passaggio di consegna del mestiere dell’attore, attraverso l’esperienza condivisa tra adulti e adolescenti. Allo stesso tempo riflettere e confrontarsi sul tema del gruppo e del singolo, del leader e del maestro, dell’invincibilità, della forza, dell’avversario, dell’esclusione, del proprio ruolo in campo, nel tentativo di creare delle nuove coscienze.
Nel tentativo quindi di stimolare un nuovo senso civico fondato sull’aggregazione e il lavoro di squadra, che metta in campo una riflessione sui ruoli e le responsabilità di un gruppo, che indaghi la differenza tra autorità e autorevolezza. La collaborazione ed il confronto con i professori sui temi sviluppati o su testi già presenti nel programma scolastico potrebbe accrescere quello che per noi è il fine ultimo dell’intervento del teatro sul mondo esterno.

LUOGHI
Il progetto PLAYOFF assume un valore per il territorio in cui si sviluppa, perché pone al centro delle attività gli Istituti Scolastici, luoghi di aggregazione e di formazione professionale e delle coscienze, in cui le problematiche socio culturali delle nuove generazioni vivono il momento cruciale del passaggio, del bivio. Nel contempo immette nel tessuto sociale frammenti di creatività e di coscienza civica per la creazione di un nuova comunità abitante e frequentatrice del teatro.
Per la natura del progetto e le tematiche sviscerate pensiamo si possano attivare collaborazioni tra strutture teatrali con particolare vocazione alla formazione dei giovani, gli istituti medi superiori del territorio e tutte le strutture che hanno come fine ed obiettivo la formazione e l’attività culturale o sportiva per i giovani.
Nel tentativo di scardinare dinamiche già conosciute, ci piacerebbe uscire, laddove è possibile, dalla struttura teatrale e avvicinarci a tutti quei luoghi come i centri sportivi o le palestre degli Istituti Scolastici, nei quali i ragazzi sviluppano un forte senso di condivisione.




MULTIMEDIA LAB
Rivolgendosi ai ragazzi (fascia d’età 14-18 anni) il progetto apre al coinvolgimento di una fascia di pubblico particolare.
Il loro linguaggio e le loro modalità di aggregazione avvengono attraverso il fenomeno del rispecchiamento (mandando dei segnali di sé per vedere se si è sintonizzati con gli altri).
Il passaggio verso la specificità potrebbe diventare un fenomeno particolarmente difficoltoso da sostenere.
Il motivo potrebbe risiedere nel fatto che l’utente (e ci siamo passati tutti) non sia in grado di individuare in modo chiaro e netto il proprio percorso individuale (“cosa farò da grande?”), molto spesso tentando di uniformarsi a quello che fa “il resto della comunità” e salendo, in extremis, sul primo, e in alcuni casi, sull’unico, treno che passa.
Produzione foto, video, audio, diventano quindi delle vere e proprie mode, della stessa durata della caduta di una foglia in autunno, che in quasi tutti i casi non trovano riscontro nelle indicazioni tecniche di base di tali produzioni.
Scopo del laboratorio è quello di fornire ai ragazzi competenze di base sulle produzioni di cui sopra ma soprattutto di gestire al meglio tali competenze attraverso la distribuzione real time di tutte le produzioni sui canali social individuati.
Il laboratorio multimediale si propone di mettere in piedi una vera e propria redazione che sia operativa sui canali social e in internet.
Produzione audio, video e foto saranno realizzate con l’ausilio di strumenti disponibili, tenendo in forte considerazione la tendenza, relativa ai ragazzi di oggi, a usare prevalentemente lo smartphone e molto meno il pc.
Lo scopo sarà quello di creare un gruppo di artisti dei nuovi media, un gruppo di ricerca artistica che sia tecnologicamente integrato ai fenomeni in atto nella società contemporanea.
Il materiale prodotto non diventa di proprietà di A.C. Civilleri / Lo Sicco bensì rimane in possesso dei ragazzi che, terminato il progetto, potranno decidere di continuare a utilizzarlo per le loro future produzioni.
A partire dall’esempio di The Jackal, DOGMA95, Studio Azzurro e altri, creeremo un gruppo di lavoro le cui produzioni avranno la connotazione di materiale professionale redazionale.
Formuleremo insieme ai ragazzi un vero e proprio piano redazionale, attraverso il quale stabiliremo i ruoli, decideremo sull’opportunità di una pubblicazione, discuteremo le idee a partire dalle suggestioni di tutti i partecipanti al progetto.
L’A.C. Civilleri / Lo Sicco metterà a disposizione dei ragazzi i propri canali social all’interno dei quali confluiranno le produzioni realizzate all’interno del progetto PLAYOFF.
Il materiale in esubero sarà archiviato all’interno di un’area riservata dedicata, pubblicata nel sito https://civillerilosicco.it alla quale avranno accesso i partecipanti al laboratorio attraverso nome utente e password fornita dall’A.C. Civilleri / Lo Sicco.
Canali social individuati: Facebook, Instagram, Youtube
Nello specifico:
FACEBOOK
Opereremo sulla pagina Facebook dell’A.C. Civilleri / Lo Sicco attraverso la pubblicazione di due post settimanali. Individueremo, su proposta diretta dei ragazzi, un gruppo di Art Director e un gruppo di Copywriter ove l’Art Director si occuperà della produzione fotografica e il Copywriter si occuperà della stesura dei testi tenendo conto della struttura comunicativa e del linguaggio tipico del canale social in cui si opera.
INSTAGRAM
Opereremo su profilo Instagram dell’A.C. Civilleri / Lo Sicco attraverso la pubblicazione di 1 o 2 post giornalieri. Individueremo, su proposta diretta dei ragazzi, un gruppo di Art Director e un gruppo di Copywriter ove l’Art Director si occuperà della produzione fotografica e il Copywriter si occuperà della stesura dei testi tenendo conto della struttura comunicativa e del linguaggio tipico del canale social in cui si opera.
YOUTUBE
Individueremo, su proposta diretta dei ragazzi, un gruppo di video maker che si occuperà della realizzazione di un documentario che racconti, a mezzo video, il lavoro effettuato all’interno del laboratorio teatrale con l’integrazione di video interviste dei partecipanti.
In tal senso chiederemo al “gruppo copy” di formulare quattro domande utili per la realizzazione di video interviste.
Oltre al documentario, ci dedicheremo alla realizzazione di uno storytelling che sia in grado di raccontare il chi, il come e il perché del progetto attraverso una storia che emozioni.
Entrambi i video saranno pubblicati sul canale Youtube dell’A.C. Civilleri / Lo Sicco.

FOTO

[envira-gallery id=”1521″]