#adiacenze – Seminario Laboratorio Estetica della Natura

IL PROGETTO

Messa in discussione la ormai vecchia partizione soggetto/oggetto, ed i suoi equivalenti estetici (produttore/opera/fruitore; natura/cultura; spazio estetico/spazio quotidiano ecc.), ci si propone di ripartire dal modello di una “relazione ambientale” che continuamente implichi la ridefinizione reciproca dei ruoli, dei principi di attività e passività, della distribuzione dei poteri e dei potenziali conoscitivi e operativi, della partizione dello spazio sensibile e delle forme operative e d’interazione.
Concetti centrali risultano essere quindi quelli coniati a partire dalla tradizione etologica, e in modo specifico:
ambiente (Jakob von Uexküll);
nicchia ecologica (John Odling-Smee);
atmosfera (Hermann Schmitz/Gernot Böhme).
L’interazione fra i tre modelli teorici conduce a mettere in rilievo la reciprocità fra gli elementi relazionali in gioco (“soggetti” in senso biologico, mondo organico e mondo inorganico) focalizzando l’attenzione sulle modalità d’interazione, in riferimento a:
spazi (continui/discontinui);
tempi (omogenei/qualitativamente rilevati);qualità percettive/qualità ambientali.
Queste modalità si lasciano indagare sensibilmente nelle pratiche musicali, teatrali, letterarie, in un senso più generale nelle messe in forma dell’immagine e del vissuto (una esemplificazione possibile, a partire da Uexküll, ma vedi anche Simmel, sarebbe quella della circolazione del denaro come fatto semiotico/biologico nella Staatsbiologie).

Fra gli strumenti operativi si mettono in rilievo:
– Costruzione dell’interazione senso/motoria fra organismo e ambiente;
–  Distinzione concettuale (e conseguenze operative) fra la relazione funzionale potenza/atto e l’interazione forma/uso.

PROGRAMMA